
Ho già scritto diverse volte l’importanza dei mulini per Formentera: lo stesso nome dell’isola deriva dal latino “frumentaria”, l’isola del grano.
Nella guida di Valeria Merlini leggo anche che: I primi mulini per ottenere farina erano denominati “molins de sang” (mulini di sangue) e venivano attivati dalla trazione animale.
I mulini, insieme alle torri e alle chiese, vennero realizzati per dare un senso di sicurezza al ripopolamento dell’isola, che per diversi secoli rimase disabitata a causa della peste e delle incursioni.
Ancora oggi i mulini di Formentera sono visibili nei pressi delle principali località, alcuni ridotti a ruderi, altri restaurati e visitabili, altri ancora trasformati in appartamenti da affittare!
E allora vale la pena raccontare brevemente la storia di ognuno, incluso quello comparso sulla copertina dei Pink Floyd.
Tutti i mulini di Formentera
Li metto in ordine casuale, ma vi segnalo il paese più vicino. In generale, solo il primo a mio avviso merita una visita. Poi se volete divertirvi a fare un selfie davanti a quello finito sulla copertina di More, vi capisco.
Molí Vell (vecchio mulino), La Mola

Il Vecchio Mulino (1778) si trova a pochi metri dal paesino Pilar de La Mola, potete raggiungerlo sia a piedi che in auto, ma parcheggerete in un cammino sterrato, quindi meglio fare una breve passeggiata.
Il mulino è stato restaurato ed è visitabile. L’ingresso è gratuito. Nella micro-casetta a fianco del mulino, sembra ci abbia dormito Bob Dylan nel 1967, ma resta una leggenda isolana al momento.
A pochi metri dal mulino vecchio, c’è anche il Molí d’en Botigues.
Molí d’en Teuet, Sant Ferran

Venne costruito nel 1773 ed è rimasto lì, ma è celebre per essere finito nella copertina dell’album “More” dei Pink Floyd (e mi pare proprio che alcune scene dell’omonimo film vennero girate qui).
Molino Sa Miranda, Sant Francesc
Questo mulino è stato trasformato in un appartamento.
Per il resto, giusto per cronaca, ricordiamo:
- il Molí d’en Mateu, a Sant Francesc Xavier, costruito nel 1763, smise di essere utilizzato nel 1965.
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Molí de des Roques, Sant Ferran, costruito nel 1797, di cui resta una torre che venne poi inglobata da una abitazione privata.
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Molí d’en Jeroni, Sant Francesc Xavier.
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Molí d’en Simon, Es Cap de Barbaria (di cui rimangono solo le fondamenta).
Certo è strano pensare che questi mulini abbiano funzionato fino agli Anni ’60. Ma d’altronde a Formentera la stessa luce arrivò solo 40 anni fa (e non dappertutto!).
Se vi piacciono le storie un po’ nascoste dell’isola, oltre a queste dei mulini di Formentera, vi consiglio quella delle torri di difesa.