Cantina Terramoll: vini di Formentera
La terra di Formentera non produce molti frutti. Ma con l’impegno e la conoscenza si possono fare miracoli, come quello della cantina Terramoll, che dal 2000 ha iniziato a coltivare e a produrre vino a Formentera.
Ad aprile scorso ho avuto la grande opportunità grazie all’amico Toni Ruiz (Formentera Radio) di assistere a una degustazione di vino dentro il Centro Gabrielet di Formentera, tenuta dall’enologo Jose Abalde.
Vitigni e vigneti
Ho appreso che i vini della isla sono molto minerali e alcune uve autoctone, come il Monastrell, sono allevate franco di piede (significa non impiantate come quasi tutto il vino prodotto in Europa in pianta americana, perché la filossera non sopravvive da queste parti).
I vigneti si trovano alla Mola, nella parte più alta dell’isola (quasi 200 metri) e in parte in vigneti affittati da piccoli proprietari isolani: malvasia, viogner, moscatel, garnacha, premsal,cabernet, merlot e monastrell (piede di franco).
La vendemmia si effettua rigorosamente a mano, in casse da 13 kg e la fermentazione del mosto avviene in botti di rovere.
Non saprei a quale vino dare la preferenza ma proprio dovessi sceglierei il rosè Rosa de Mar – con sentori di frutta rossa, fragola – e il Primus Blanco, sono quelli che bevo di più quando mi trovo lì.
Va detto che il rosso Es Monastir ha vinto nel 2017 il Bacchus d’argento, un premio che viene assegnato in Spagna.
In occasione della presentazione di Formentera no existe a Barcellona, Xavier (Direttore cantina) e Jose (enologo) mi hanno omaggiato di alcune bottiglie da far assaggiare al pubblico, che mi pare abbia apprezzato moltissimo.
Il consiglio per chi visita l’isola è quello di provare almeno un vino dal sapore di Formentera. C’è anche una bella novità: il vino bianco dolce, che consiglio come aperitivo. Salud!
Aggiunta: dal 2020 i vini Terramoll avranno la certificazioni “vini biologici di Formentera”.

si di quel vino ho letto qlc in rete ma poi non l’ho provato..ma mi incuriosiva (anche in qst caso, a discapito del prezzo)
poi da toscano, è un pò un controsenso andare a bere un bordolese a formentera, ma se lo trovavo…quasi quasi… 🙂
è proprio il motivo per cui l’ho preso: in ogni posto, mi piace provare il “prodotto locale”…però in questo caso ballano almeno una decina di euri tra “prezzo” e “valore”, ed è un pò tanto…
per fare un riferimento, da chezz gerdi con 26 ho bevuto un bello chablis 2009…
bbbonoooooo. Comunque al Es Calò ti segnalo il vino Perro Verde. Anni fa provai il rosso cap de Barbaria (circa 35 euro a bottiglia in enoteca): stravagante complicato forte ma buono, anche se io bevo quasi sempre solo bianco. Era (non so se ne producono ancora) un blend taglio bordolese.
lo so che sono cattivo..ma ho bevuto il “la savina” al ristorante a 28 sacchi ed è stata una delusione 🙁
Non sei cattivo. La Savina costa troppo per quello che offre, ma consiglio di provarlo almeno una volta, solo per bere qualcosa di isolano al 100%, per approfondire la conoscenza dell’isola. A 10 euro ci sono dei verdejo bevibilissimi se non si hanno troppe pretese. Se invece si vuole qualcosa di spagnolo che merita consiglio l’Albariño.
Prendendo spunto da questo articolo, mi sono portato a casa un’ottimo rosso Terramoll, che in tanti anni non avevo mai assaggiato….grazie per il consiglio, veramente un buon vino!
Un saluto,
Giorgio