Saline e sale di Formentera
Il sale e le saline di Formentera risalgono probabilmente ai cartaginesi e hanno avuto un’importanza vitale in passato per chi non aveva impiego. Il sale è infatti il condimento più antico dell’umanità.
Le saline che ancora oggi si possono vedere nella parte settentrionale dell’isola sono riserva della biosfera e si trovano in un’area dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
Il paesaggio delle saline è una nota culturale dell’isola, con i suoi riflessi, la sua storia, i suoi tramonti infuocati e quell’odore salmastro che per quanto pungente, è molto amato da chi va spesso a Formentera, in quanto è davvero caratteristico di questa parte di isola.
Il sale liquido di Formentera
Il sale che viene estratto per azione del sole e del vento deriva da acque marine eccezionali, le stesse in cui vive l’organismo di Posidonia Oceanica più antico e longevo del pianeta. Per questo ha un bassissimo contenuto di iodio e proprietà benefiche.
Questa attività, così presente agli inizi del XX secolo, si interruppe nel 1983. Venne riattivata nel 2007 grazie all’azienda Salines de Formentera di David Calzada, che ha raggiunto la produzione di un prodotto di altissima qualità.
“L’oro bianco” diventa liquido dopo diversi processi di lavorazione (microfiltrazione e sterilizzazione a -20°) ed è ideale per il condimento, perché contiene una quantità di sodio cinque volte inferiore al sale comune. È pure molto trendy, essendo confezionato in bottiglie spray.
Storia delle saline
Nel 1950, circa centocinquanta persone si dedicavano a questa attività: il sale veniva estratto e trasportato al porto con un trenino, di cui oggi non resta traccia.
O meglio, una delle due locomotive che venivano utilizzate era esposta fino a poco tempo fa a Sant Francesc, davanti all’entrata del Museo Etnografico; ma al momento non si sa bene che fine abbia fatto.
L’altra locomotiva avevo avuto modo di fotografarla (come potete vedere qui sotto) in una specie di rimessa degli autobus, forse è stata rottamata. Sarebbe un peccato, visto la sua importanza per la storia dell’isola.
Una volta raggiunta in barca La Mola, veniva caricato su una nave ancora più grande che “correva” a Barcellona, dove chi prima arrivava decideva il prezzo.
Documentario sul sale
Esiste un bellissimo documentario sula sale di Formentera (del 2009, realizzato dal giornalista Carmelo Convalia), con tantissime testimonianze che confermano quanto sia stata fondamentale questa attività. Dura 50 minuti e ve lo straconsiglio.
Mi è rimasta in testa la vicenda di una donna: il marito morì a causa di un incidente nelle saline e lei prese il suo posto come impiegata, per poter continuare a sostenersi.
Ancora oggi esiste una regata chiamata “La ruta de la sal”, che commemora il vivo commercio del sale che legava le Baleari alla penisola.
Visitare le saline
Le saline occupano la parte settentrionale dell’isola e non c’è momento migliore del tramonto per concedersi una passeggiata nei dintorni o magari in bicicletta.
Gli appassionati di birdwatching potranno ammirare intorno a tutta l’area di Estany Pudent diverse specie di uccelli (in inverno e in primavera ci sono anche i fenicotteri).
Il gusto gelato al sale
Lo scorso anno ho anche convinto Alessandro Crispini, il Campione del Mondo del Gelato, a inventare un gusto e mi ha accontentata: il pistacchio al sale di Formentera con croccante! Però potete mangiarlo solo a Spoleto.
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