Dove mangiare la Paella a Formentera

La Paella più buona di Formentera (per me)

In molti mi scrivete in privato per chiedermi dove mangiare a Formentera e quali sono i migliori ristoranti dell’isola, o qual è la paella più buona.

I gusti sono molto personali e anche se a volte mi sbilancio facendo dei nomi, in generale non mi piace favorire un ristorante solo perché io ci vado. Tuttavia vi lascio anche il link all’articolo dei miei ristoranti preferiti per mangiare la paella a Formentera.

Infatti a Formentera ci sono tanti locali ottimi a mio parere, di ogni tipologia, e non li ho provati ancora tutti (ne mancano pochi però).

Quello che faccio volentieri, invece, è condividere delle informazioni che possono guidarvi nella scelta dei migliori ristoranti di Formentera. Migliori per voi, si intende, per i vostri gusti e le vostre esigenze.

Prima però, una piccola nota sulla pronuncia: paella si pronuncia “paeia”, ricordatevelo, risulterete meno “buffi” ai camerieri e agli spagnoli dei tavoli adiacenti (spesso noi italiano pronunciamo come si legge).

Ora che sapete come si pronuncia, iniziamo dalle origini…

La Paella valenciana

Questo piatto spagnolo nasce a Valencia come piatto povero preparato con gli avanzi dei nobili, che la domenica venivano “buttati” tutti dentro l’apposita padella (=la paella).

Qualcun altro invece, riconduce la sua origine alla comodità per i contadini e i pastori di preparare un piatto unico con quello che c’era. Scegliete quella che vi piace màs!

La cosa importante da sapere se volete fare come fanno gli spagnoli, è che la paella si prepara solo a pranzo.

La paella è proprio il classico recipiente nero, piatto, di varie dimensioni e con i manici laterali è ancora oggi utilizzato per preparare quello che è forse il piatto spagnolo più famoso.

Un paese di ristoranti

A circa 30 minuti di auto da Valencia si trova el Palmar, il paese in cui si ritiene sia nata la paella a inizio del 1800, formato da una fila di ristoranti che la propongono in tutte le salse.

L’alioli è il condimento tipico che si accompagna a tutte queste preparazioni:

  • paella de carne: vari tipi di carne
  • paella de marisco y pescado: pesce e molluschi e crostacei
  • paella ciega: con i molluschi puliti, senza gusci 
  • paella al negra: con nero di seppia
  • paella a la banda: riso cotto nel brodo di pesce, con calamaro e seppia

Vicino a El Palmar c’è il Lago Albufera (che significa “laguna”), il più grande della Spagna, dove si produce larroz (riso) Bomba, prodotto D.O.P riconosciuto dall’Unione Europea, la tipologia più indicata per una paella autentica. 

Quando sono stata con una amica valenziana a provarla, mi ha spiegato che la paella va mangiata tutti insieme direttamente dalla padella, non servono piatti, a meno che tu non sia di fuori…

La Paella di Formentera

Non c’è niente di meglio che gustarsi una paella con la vista di Mitjorn o davanti a qualsiasi altra spiaggia di Formentera.

Anni fa, un abitante della isla mi raccontò che nella versione isolana, non si aggiunge molta verdura, ma non so confermarvi se sia davvero questa la prerogativa della paella cucinata alla “fomenterese”.

So solo che ne ho provate tante, e come primo consiglio mi sento di darvi questo: se come me non mangiate carne, allora fate molta attenzione: molti ristoranti dell’isola, restando fedeli alle tradizioni della cucina locale, che prevedono quasi sempre l’impiego del maiale, preparano il soffritto della paella (anche quella solo pesce), con resti come il fegato, per esempio.

Quindi prima di ordinare una paella in un ristorante di Formentera chiedo sempre se è presente qualche tipo di carne o frattaglie…

Il confronto: Mallorca vs Formentera

Due estati fa, mi trovavo a Mallorca e rimasi stupita dalla quantità di pesce che ricopriva la paella che avevo ordinato.

Pubblicata la foto sul mio gruppo Facebook qualcuno mi fece notare che “recuperare la materia prima a Formentera è più difficile, quindi è normale che ci sia meno pesce rispetto ad altri posti della Spagna, a parità di prezzo”.

Forse è vero o forse si tratta solo di parametri diversi. Non saprei. Ma quel panorama – quello di Formentera – io sono disposta a pagarlo, anche se mi comporta tre/quattro gamberoni in meno su piatto.

Vi lascio un bel video di Carlos Gómez Senent, simbolo gastronomico della paella valenciana, se volete approfondire.

Come riconoscere una paella di qualità

Ecco 3 parametri per capire se una paella è autentica e di qualità:

►Costo: se la materia prima è di qualità, non potete pensare di pagare poco per una doppia porzione di un piatto a base di pesce o di carne. Il prezzo medio di una paella a Formentera (che viene ordinata minimo per 2 persone) è di 25 € a testa. Regolatevi a partire da questo dato.

►Porzioni: solitamente la paella ve la fanno ordinare per minimo 2 persone. Questo perché la preparazione richiede un certo impegno e soprattutto perché le paelle piccole sono quelle utilizzate per preparazioni surgelate, quindi altro indizio…

► Soccarat: ma che spettacolo è il socarrat?! Mi riferisco a quel riso bruciacchiato croccante che si attacca leggermente al fondo della pentola e che viene “grattato” e poi servito. Una vera prelibatezza. Pr me una paella senza soccarat è una paella lessa.

A sinistra paella di Formentera, a destra quella di Mallorca

Dove mangiare la paella a Formentera

Sull’isola troverete diverse tipologie di ristoranti, tra cui quelli spiccatamente spagnoli. Approfondirò presto l’argomento ristoranti spagnoli a Formentera, con un articolo con tutti i miei consigli a riguardo.

Una delle esperienze più emozionanti è riuscire a essere invitati a qualche pranzo privato in giardino e condividere una paella gigantesca con un gruppo di amici.

Cosa simile avviene in un famoso ristorante di Migjorn, ma non la ho mai provata. Di certo, a vederla, è scenografica e invitante. Ma preferisco altre cucine (opinione personale, non fatevi condizionare troppo)…

Effettivamente, cucinarla all’aperto su legna di arancia (molto diffusa nel valenciano), rispecchierebbe la tradizione al 100%.

Un piccolo segreto in cucina:

a Formentera (e credo anche in Spagna) si utilizza spesso per la preparazione della paella la ñora, un pomodoro/peperone secco che non si trova così altrettanto facilmente in Italia. 

Ci tengo davvero a precisare che i miei consigli sono spontanei, quindi non solo corrispondono ai miei gusti, ma possono tranquillamente riferirsi a una vecchia gestione, o non incontrare i vostri gusti.

Il mio intento è quello di raccontarvi la mia esperienza per rendervi più consapevole nella scelta del vostro ristorante preferito (che non necessariamente coinciderà con il mio). Ed è bello così.

Adoro la paella e la mangio tutte le volte che vado a Formentera, inoltre, sono una appassionata di cucina, quindi spero proprio di esservi stata utile. Anzi, presto vi racconterò anche di un altro piatto spagnolo molto diffuso: la fideua…

Circa Stefania Campanella

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