Ecco cosa rende unica Es Calo

Il porticciolo di Es Caló con le rimesse per le banche (varaderos o escars) dei pescatori

Cosa vedere nella deliziosa Es Caló

Piccola, pittoresca, turchese e romantica Es Caló. Si potrebbe riassumere così questa tranquillissima località, anticamente porticciolo naturale di Formentera (prima che si costruisse il porto alla Savina).

Apparentemente non è niente più che un minuscolo centro urbano, formato da un gruppo di casette, alberghetti e ristorantini. Ma se continuate a leggere, scoprirete che non è così…

Si trova a 13 km dal porto de la Savina ed è delimitato a nord da Punta Grossa. Conta 50 abitanti e anticamente era qui che avvenivano tutti gli scambi commerciali con Ibiza.

Il nome Es Caló de Sant Agustí lo si deve a un convento di agostiniani del 1300, situato nei pressi del porticciolo, di cui oggi non è restata traccia (se non il nome della zona, Es Monastir).

Cosa vedere a Es Caló

A Es Caló ci si viene per stare lontani da tutto e da tutti. L’aria è frizzante perché la salsedine e i colori non hanno vie di mezzo in questo crocevia di energie. Ecco cosa potete visitare a Es Caló e nei suoi dintorni:

Caffè con vista

Anche se non c’è un accesso al mare comodo (a parte la piccola Ses Platgetes), è impossibile non tuffarsi perché il turchese è talmente intenso che viene voglia di toccarlo. Se cercate bene, troverete una scala in tufo per una comoda discesa in acqua.

Dai tavolini del bar si gode di una vista mozzafiato, con il turchese che sfuma fino a Ibiza sullo sfondo. Uno dei caffè più emozionanti della mia vita lo ho bevuto qui (anche se il caffè non è il massimo, passerà in secondo piano).

E se, come diceva proprio Sant’Agostino: l’uomo è ciò che ama, e chi ama Es Caló è come il mare…

Cammino di Sa Pujada

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In questo mescolarsi della vita della Formentera “a valle” con il tratto di strada che inizia a salire per La Mola, ci si ricongiunge al Cammino di Sa Pujada (detto “romano”, anche se romano non è, per via forse della pavimentazione in pietra), da cui è possibile vedere scorci stupendi.

Questo cammino è indicato anche come Percorso verde 25, da percorrere piedi o in mountain bike.

Targa di Monserrat Roig

La brezza di quest’angolo incantato fece da musa alla scrittrice catalana Montserrat Roig: seduta davanti a questo mare compose il romanzo L’hora violeta; una targa sul muro ricorda il suo passaggio a Formentera.

Porto e Hierbas

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Guardando quel che resta del porto, si possono immaginare i pescatori che un tempo uscivano con i loro llauts (piccole imbarcazioni) – anche quando erano le stesse onde a sconsigliarlo.

Ed è qui che è nato lo hierbas, il noto liquore delle Baleari, detto “ibizenco”, ma nato su quest’isola qualche secolo fa.

Fu proprio la famiglia formenterense Marì Mayans, che al tempo lo produceva, a chiedere l’apertura di un porto attrezzato per poterlo commercializzare con la vicina Ibiza (dove infatti si trova oggi la distilleria che produce hierbas in quantità industriali).

Anche se non è visitabile, dentro l’edificio S’Alambí era installata la distilleria della famiglia Mayans.

Ses Platgetes

ses platjetes

Alle “Spiaggette” si può accedere o direttamente dalla strada principale, dove prima di raggiungere Es Caló, sulla sinistra vedrete degli accessi pedonali, oppure a piedi direttamente dal paesino, in 5 minuti. 

Si tratta di tre calette contigue, con sabbia bianca che si alterna a superfici rocciose, vi consiglio delle scarpette da scoglio per l’entrata in acqua.

Rientrano comunque tra le spiagge più belle di Formentera.

Festa di Es Caló

A fine agosto, dal 2007 si celebra la festa patronale di Es Caló, con balli tipici durante il giorno e una serata che potremmo tranquillamente paragonare alle serate della Flower Power. 

Lo spiazzo del paese si trasforma in una discoteca anni 70 e 80, con tanti dj che si alternano in consolle, tra cui l’amato dj Pharma.

Albero del pesce secco

es calo

Se siete fortunati, guardandovi un po’ intorno, potrete vedere dei brandelli di pesce lasciati a essiccare al vento appesi a un albero: sono tranci di razza che diventeranno peix sec, l’ingrediente principale per preparare l’insalata payesa, piatto tipico dell’isola.

A poche centinaia di metri da Es Caló, si trova Can Blai, uno dei tre siti archeologici di Formentera.

E adesso ditemi: si può non amare Es Caló?

Se vi piace conoscere le storie legate a Formentera, potete trovarne tante altre nel mio libro Formentera non esiste.

Circa Stefania Campanella

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8 commenti

  1. Salve Signora Stefania , aspetto sempre con molta trepidazione i suoi articoli sull ‘ Isola perche’ ci permettono di fare ogni volta un nuovo tuffo in quel mare cristallino e di arricchirci di particolari da scoprire poi personalmente durante le nostre visite. Grazie perché tramite lei abbiamo sempre una finestra aperta su Formentera con panorami inediti e profumati che possiamo assaporare anche a km di distanza , certi che presto saremo ancora una volta lì. …immersi in mille sfumature di blu…..Cordialmente , Ombretta

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